Un sacchetto di biglie: una riflessione sugli stereotipi

Il giorno 12 febbraio, in occasione della Giornata della Memoria, molte classi del triennio si sono recate a vedere il film "Un sacchetto di biglie", tratto dal romanzo autobiografico di Joseph Joffo. Una storia vera, quindi, che ha ispirato questa riflessione di Iaria Pittaluga di 5C che riceviamo e volentieri pubblichiamo per la sua accuratezza e la sua profonditร .

Stereotipo: โ€œidea preconcetta, non basata sullโ€™esperienza diretta e difficilmente modificabileโ€, spiega il vocabolario. Ideale per cui una certa cosa, o in questo contesto, una certa persona non possa essere altro da quel che dicono sia. Quella persona รจ nera? Bene, allora รจ povera, sporca e non ha niente in tasca. Ma che ne sappiamo noi realmente? Magari dietro a una persona che noi pensiamo subito sia un immigrato e che possa essere violento e fare del male si nasconde una personalitร  gentile e di cuore puro. Ma oramai noi non arriviamo cosรฌ a fondo per capirlo, ci fermiamo allโ€™apparenza, al fatto che sia nero e alle parole viziate della societร . Questo per quel che si sente alla televisione probabilmente: furti, botte. Ma siamo sicuri siano tutti cosรฌ? Noi viviamo costantemente vicino a gente e anche nostri amici stranieri, come sono verso i nostri confronti e nei confronti del nostro paese? E un'altra domanda di riflessione: sono solo gli stranieri ad agire in modi erronei? Assolutamente no, ma essendo stranieri e avendo questi stereotipi su di loro fa piรน effetto e scandalo, rimanendo piรน impresso nella mente di noi italiani.
Questa parola stereotipo fantasticando la si puรฒ immaginare come un grappolo dโ€™uva: il picciolo grande e robusto che tiene insieme tutti i singoli chicchi dโ€™uva. Per dire che se un ideale parte da una persona che in quel momento รจ sul piedistallo, essa riesce a far sรฌ che le singole persone sotto di lui si raggruppino, formando il suo grappolo, potendo cosรฌ convincerli a credere nel proprio ideale.
Cosรฌ successe nel 1940 quando Petain, un ex primo ministro francese, dopo lโ€™invasione tedesca del nord della Francia fonda la repubblica di Vichy e dร  inizio alle purghe naziste e alla ricerca degli ebrei.
Questo odio verso gli ebrei giaceva giร  dallโ€™epoca dei romani per diversi motivi che se ci pensiamo non sono poi cosรฌ fondati. Ecco che riemerge lo stereotipo, voci che hanno corso nel tempo e tutti ci credono, a meno che non siano lo stereotipo stesso e non sappiano il vero.
Joseph Joffo, bambino di famiglia ebrea, ha una vita tranquilla finchรฉ non viene imposto lโ€™obbligo di portare cucita ai vestiti la stella di Davide per farsi riconoscere. Questa stella darร  origine alle prese in giro dei suoi compagni, che prima poteva reputare amici. Sarร  proprio lรฌ che, ingenuamente, o oserei dire giustamente, chiederร  ai suoi compagni dopo la provocazione riguardo il suo naso โ€œil mio naso รจ lo stesso di ieri, perchรฉ ora mi state dicendo questo?โ€.
La risposta molto semplificata che daremo tutti รจ perchรฉ รจ ebreo, anche se questo non giustifica i mezzi. E perchรฉ non giustifica i mezzi? Perchรฉ รจ uno stereotipo senza nessuna base e realtร  fondata. รˆ un dato di fatto senza fatti cementati. Quindi caro Joseph, se dovessi rispondere io a questa domanda piรน semplicemente di quello che ho scritto fino ad ora, ti direi ingiustizia, falsitร , ma soprattutto stereotipo. Non mi aspetto che tu lo capisca perchรฉ da capire cโ€™รจ ben poco dietro a cose che una spiegazione coerente non portano. Sono solo idee preconcette, non basate sullโ€™esperienza diretta e difficilmente modificabili.

Ilaria Pittaluga

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