Più laboratorio per tutti!

Uno scorcio del nostro laboratorio di Costruzioni Navali

Negli ultimi anni si parla sempre più spesso della necessità di rinnovare la scuola, rendendola un luogo in cui gli studenti possano davvero apprendere in modo efficace e significativo. Tra le proposte più condivise c’è quella di aumentare le ore dedicate alla pratica e alle attività di laboratorio. Ma perché questo cambiamento è così importante?

Innanzitutto, la pratica permette di consolidare ciò che si apprende sui libri. Quando gli studenti possono sperimentare direttamente un concetto scientifico, realizzare un progetto tecnico o applicare un metodo di analisi, la comprensione diventa più profonda. Non si tratta più di memorizzare informazioni, ma di trasformarle in esperienza: un tipo di apprendimento che resta molto più a lungo nella mente.

Un’altra ragione fondamentale riguarda le competenze. Il mondo del lavoro richiede sempre più abilità pratiche, problem solving, capacità di collaborare e sapersi adattare. I laboratori, proprio perché simili a contesti reali, aiutano a sviluppare queste competenze trasversali, spesso difficili da coltivare nella tradizionale lezione frontale. In laboratorio si impara a lavorare in gruppo, a organizzare materiali e tempi, ad affrontare errori e imprevisti: tutte qualità indispensabili nella vita adulta.

Le attività pratiche, inoltre, hanno un effetto positivo anche sulla motivazione. Molti studenti si tengono lontani dalla scuola perché la percepiscono come troppo teorica, astratta, distante dalla realtà. La pratica, al contrario, rende l’apprendimento vivo e coinvolgente. Gli studenti si sentono partecipi, protagonisti del proprio percorso: questo riduce la noia, aumenta la curiosità e, in molti casi, contribuisce a combattere la dispersione scolastica.

Un aspetto spesso sottovalutato è quello dell’inclusione. Non tutti gli studenti apprendono allo stesso modo: c’è chi è più analitico, chi è più intuitivo, chi ha bisogno di vedere e toccare per capire. I laboratori valorizzano questo pluralismo, offrendo un ambiente in cui anche chi fatica con la teoria può esprimere le proprie potenzialità.

Infine, integrare più ore di pratica significa preparare gli studenti al futuro. Viviamo in un’epoca in cui le conoscenze si aggiornano rapidamente, e ciò che conta davvero è la capacità di utilizzare ciò che si sa, di sperimentare, di trovare soluzioni reali a problemi concreti. Per questo una scuola più pratica non è soltanto una scuola “più interessante”, ma una scuola più moderna, più utile e più giusta.

In conclusione, aumentare le ore di laboratorio non è un semplice miglioramento organizzativo: è un investimento sul modo in cui le nuove generazioni imparano, crescono e si preparano alla società di domani. Una scuola che offre più pratica è una scuola che funziona meglio, che include di più e che guarda avanti.

Robert Pascan