Jannik Sinner
Nato in montagna, fin da piccolo si distingue come un eccellente sciatore. I suoi genitori, Hanspeter e Siglinde, lavorano in un rifugio situato nella Val Fiscalina. A soli 7 anni, durante la categoria Giovanissimi, diventa campione italiano di Slalom Gigante. A 8 anni, inizia anche a praticare il tennis, che diventa il suo sport preferito a 13 anni. Γ in quel periodo che il tecnico Massimo Sartori lo porta a Bordighera, dove Riccardo Piatti, noto per essere stato allenatore di Renzo Furlan e Ivan Ljubicic e al tempo coach di Milos Raonic, individua il suo talento e lo accoglie nella sua accademia. Sotto la guida di Piatti, il giovane atleta cresce rapidamente, fino al grande salto del 2019, quando inizia l'anno al 549° posto del ranking ATP, per poi chiuderlo al 78° posto, coronando la sua stagione con la vittoria nelle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals di Milano, il torneo piΓΉ importante del circuito per i giocatori under 21. In finale, sconfigge l’australiano Alex De Minaur, che occupava il 18° posto nel ranking mondiale.
Nel 2021 conquista quattro titoli ATP: Melbourne 1, Washington, Sofia e Anversa, un’impresa mai riuscita a un tennista italiano. Il 1° novembre dello stesso anno entra per la prima volta nella Top 10 mondiale, raggiungendo la posizione n. 9, che gli consente di essere prima riserva alle Nitto ATP Finals di Torino. Dopo l’infortunio di Matteo Berrettini partecipa al torneo, giocando due partite.
Nel gennaio 2022, cambia il suo team tecnico, scegliendo Simone Vagnozzi come nuovo allenatore, con la supervisione dell’australiano Darren Cahill, giΓ coach di Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep. Dopo una stagione di adattamento, che lo vede comunque vincitore del torneo ATP 250 di Umago e arrivare ai quarti di finale agli Australian Open, a Wimbledon e agli US Open, nel 2023 raggiunge il suo miglior ranking di sempre, il n. 6, grazie alla semifinale raggiunta a Wimbledon (dove viene sconfitto da Novak Djokovic) e alla vittoria dell'ATP Masters 1000 di Toronto. In seguito, trionfa anche nell'ATP 500 di Pechino, dove sconfigge in semifinale il numero 2 del mondo Carlos Alcaraz e in finale il numero 3 Daniil Medvedev. Questo risultato lo porta a raggiungere la quarta posizione nel ranking mondiale, eguagliando il record italiano di Adriano Panatta, conquistato nel 24 agosto 1976.
Dopo aver vinto gli Australian Open diventa il primo italiano a raggiungere la seconda posizione della classifica mondiale, il 1° aprile 2024, subito dopo aver vinto la finale dell'ATP Masters 1000 di Miami contro Grigor Dimitrov.
Il 26 novembre 2023 guida la squadra italiana alla conquista della seconda storica Coppa Davis, un’impresa che mancava dal 1976, quando l'Italia vinse il trofeo contro il Cile.
Ho avuto la possibilitΓ di incontrare Jannik e parlargli al master 1000 di Montecarlo, un'esperienza molto bella perchΓ© per un giovane tennista rappresenta un’ispirazione, un modello, e penso che per ogni appassionato e praticante di questo sport sia cosΓ¬. Vedere giocare un campione di questo calibro Γ¨ un'emozione assurda. Conoscerli realmente e parlare con loro Γ¨ sempre una buona occasione, ma contemporaneamente una piccola delusione: come tutti i campioni, la simpatia si fa un po’ desiderare, forse perchΓ© assediati dai fan, restano molto distanti emotivamente.
Nel 2021 conquista quattro titoli ATP: Melbourne 1, Washington, Sofia e Anversa, un’impresa mai riuscita a un tennista italiano. Il 1° novembre dello stesso anno entra per la prima volta nella Top 10 mondiale, raggiungendo la posizione n. 9, che gli consente di essere prima riserva alle Nitto ATP Finals di Torino. Dopo l’infortunio di Matteo Berrettini partecipa al torneo, giocando due partite.
Nel gennaio 2022, cambia il suo team tecnico, scegliendo Simone Vagnozzi come nuovo allenatore, con la supervisione dell’australiano Darren Cahill, giΓ coach di Lleyton Hewitt, Andre Agassi e Simona Halep. Dopo una stagione di adattamento, che lo vede comunque vincitore del torneo ATP 250 di Umago e arrivare ai quarti di finale agli Australian Open, a Wimbledon e agli US Open, nel 2023 raggiunge il suo miglior ranking di sempre, il n. 6, grazie alla semifinale raggiunta a Wimbledon (dove viene sconfitto da Novak Djokovic) e alla vittoria dell'ATP Masters 1000 di Toronto. In seguito, trionfa anche nell'ATP 500 di Pechino, dove sconfigge in semifinale il numero 2 del mondo Carlos Alcaraz e in finale il numero 3 Daniil Medvedev. Questo risultato lo porta a raggiungere la quarta posizione nel ranking mondiale, eguagliando il record italiano di Adriano Panatta, conquistato nel 24 agosto 1976.
Dopo aver vinto gli Australian Open diventa il primo italiano a raggiungere la seconda posizione della classifica mondiale, il 1° aprile 2024, subito dopo aver vinto la finale dell'ATP Masters 1000 di Miami contro Grigor Dimitrov.
Il 26 novembre 2023 guida la squadra italiana alla conquista della seconda storica Coppa Davis, un’impresa che mancava dal 1976, quando l'Italia vinse il trofeo contro il Cile.
Ho avuto la possibilitΓ di incontrare Jannik e parlargli al master 1000 di Montecarlo, un'esperienza molto bella perchΓ© per un giovane tennista rappresenta un’ispirazione, un modello, e penso che per ogni appassionato e praticante di questo sport sia cosΓ¬. Vedere giocare un campione di questo calibro Γ¨ un'emozione assurda. Conoscerli realmente e parlare con loro Γ¨ sempre una buona occasione, ma contemporaneamente una piccola delusione: come tutti i campioni, la simpatia si fa un po’ desiderare, forse perchΓ© assediati dai fan, restano molto distanti emotivamente.
Elia Gaggero
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