Cambia i voti sul registro e gioca con le petroliere: il baby hacker di Cesena

Uno studente di 15 anni di un istituto tecnico in provincia di Forlì è riuscito a intrufolarsi nei registri elettronici della scuola per cambiare insufficienze in 6, cancellando debiti formativi relativi a esami di riparazione oltre che a violare sistemi informatici blindatissimi come quelli di navigazione senza che le navi si accorgessero di nulla e a creare identità false per permettere ai suoi compagni di andare in discoteca e comprare alcolici.

L'allarme è scattato dopo una denuncia che riferiva di ingressi nei software legati alla navigazione, nel corso dei quali un utente di Cesena si divertiva a modificare le rotte delle petroliere in transito nel Mediterraneo come se fosse un videogioco.

Dalle indagini della procura distrettuale di Bologna, competente per reati informatici, è emerso tutto quello che ho raccontato nel paragrafo precedente.

Il ragazzo è stato denunciato e sono stati sequestrati il suo pc e i suoi dispositivi, ma sembra che non rischi pene severe grazie alla sua giovane età.

Sull'argomento si è espresso Francesco Collini, CEO e founder della "Flashstart Group SRL", una delle aziende più conosciute che opera nel campo di protezione su internet.

L'esperto ha detto che il 15enne potrebbe mettere a disposizione il suo talento per proteggere gli utenti che navigano in rete e diventare molto utile in aziende come la sua.

Ha detto poi che negli Stati Uniti molti baby hacker come lui, autori di attacchi anche molto pesanti, sono stati assunti da aziende o addirittura da organi dello Stato.

L'importante è che capisca di aver sbagliato e che decida di passare dalla parte dei buoni.

Man mano che gli strumenti di hacking diventano sempre più avanzati e accessibili, questi "cybercrime" commessi anche da adolescenti aumentano di frequenza e di gravità, mettendo in pericolo individui e aziende in tutto il globo e, grazie alla "democratizzazione" di questi strumenti, anche persone con scarse competenze tecniche possono essere introdotte al mondo della criminalità digitale compiendo attacchi di basso livello come la distribuzione di malware o il caso di Cesena.

Del resto non è possibile creare uno spazio blindato senza che qualcuno voglia forzarlo.

Paolo Meschiari