Dopo 22 anni cosa Γ¨ rimasto del G8 (prima parte)
Gli otto capi di Stato a palazzo Ducale |
Dopo 22 anni dal catastrofico evento di Genova quattro manifestanti stranieri hanno ricevuto un risarcimento di 800.000 euro. Tre tedeschi e un americano nel 2001 erano stati brutalmente picchiati dalla polizia di Stato nella scuola Diaz. Hanno aspettato una ventina d'anni, ma finalmente il tribunale di Genova ha obbligato i ministeri dell'Interno, della Difesa e della Giustizia a risarcire ognuno di loro di circa 200.000 euro.
Prima di raccontare i tre giorni delle manifestazioni vorrei spendere qualche riga per descrivere la tensione che c'era mesi addietro al G8 e gli attori in campo.
Il G8 di Genova Γ¨ stato la riunione di otto grandi capi di Stato per decidere le sorti dei paesi minori e l'avanzamento della globalizzazione. Rendere il mondo globale avrΓ anche comportato molti vantaggi, ma dall'altra parte ha causato effetti negativi, svantaggiando notevolmente le piccole imprese locali a favore delle multinazionali.
Nell'aria si sentiva giΓ un imminente conflitto, il Sisde tormentava la polizia con un numero enorme di informative, non lasciando il tempo di verificare la veridicitΓ delle informazioni. Questo portΓ² a intasare l'attivitΓ di prevenzione della polizia.
Genova divisa in zone durante il G8 |
Quindi il genovese subiva l'occupazione della propria cittΓ da parte delle forze dell'ordine e l'accesso negato alla zona rossa. Questa mossa di contenimento portΓ² soltanto tensione tra i manifestanti.
Cosa vedeva un abitante di Genova nel 2001 |
Gli attori della tragica commedia del G8, ognuno presente con le sue motivazioni, erano diversi. Berlusconi, capo di governo per la seconda volta, con il G8 puntava a ricevere fama, onori e visibilitΓ . La polizia: i poliziotti schierati nella zona rossa erano di Genova, nella zona gialla, come emerse durante i processi, provenivano da altre regioni. I media, intesi come giornalisti di giornali e di telegiornali, erano accorsi numerosissimi. Cercavano lo scoop, la notizia che fa vendere, come gli scontri. Si erano giΓ verificati scontri durante un'altra di queste riunioni dei grandi, a Seattle nel 1999. Nell'attesa del G8 guadagnano le prime pagine le notizie terrorizzanti di attesa di scontri ed eventi catastrofici legati alla contestazione. Tra i protagonisti non possiamo dimenticare il SISDE, i servizi segreti civili, sfornavano veline di attacchi improbabili, alcuni di questi davvero inverosimili, come il lancio da parte dei manifestanti di buste di sangue infetto da Hiv. Ci si chiede ancora oggi perchΓ© il Sisde abbia pubblicato infinite notizie allarmistiche che la polizia avrebbe dovuto controllare, ma che hanno solo avuto l'effetto di intasare l'operato di prevenzione. E poi Genova, una cittΓ difficile da controllare, in cui la mobilitΓ Γ¨ sempre stata un problema. Ma chi scelse la nostra cittΓ come sede del G8 di certo fu convinto a farlo per i finanziamenti che arrivarono e con i quali si rese la cittΓ piΓΉ presentabile. I Black Block, i "neri" tanto attesi e dei quali si diceva sarebbero stati i violenti. Gruppi di massimo 10 persone vestite di nero che si aggiravano nelle strade per creare confusione e provocare i poliziotti. I Black Block operavano con la tattica della guerriglia, avevano la possibilitΓ di essere compatti per distruggere la cittΓ e di sgretolarsi nel momento di scappare dalla polizia. Infine i manifestanti, di ogni etΓ , dai giovanissimi ai padri e madri e nonni. Religiosi, persone di sinistra, operatori di organizzazioni non governative, erano coloro che sottolineavano i lati negativi della globalizzazione e scendevano in piazza. Sono quelli che hanno dovuto pagare con sangue, denti e teste spaccate il conto salatissimo della furia dei poliziotti. I manifestanti si dividevano in diversi gruppi: le tute bianche, i cristiani, i sindacalisti, gli operai, i contadini preoccupati per gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Ovviamente non mancavano i singoli manifestanti che non facevano parte di nessuno di questi gruppi.
Giovedì 19 luglio
Iniziarono le danze giovedì 19 con una manifestazione per la rivendicazione della libertà di movimento e dunque per i diritti umani dei migranti. Una manifestazione completamente pacifica che non fece notizia, non conquistò la prima pagina di nessun giornale.
Corteo pacifico: "LiberΓ di movimento, LibertΓ senza confini" |
La sera del giovedì non si poteva ancora immaginare che quel corteo pacifico sarebbe stato l'unico e che l'atmosfera festosa non si sarebbe affatto riprodotta.
Devo rimandare il racconto dei giorni seguenti alla prossima puntata.
Morgan De Vincenzi
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