Let’s go together beyond barriers: tutti a Cipro!
È già passata una settimana da quando siamo tornati da Cipro.
Siamo partiti il 13 e siamo tornati il 17 marzo, troppo breve! Eravamo un gruppo di 18 ragazzi di varie classi sia della sede di Genova che di Camogli, dalla quinta alla seconda, accompagnati da tre insegnanti.
Le attività che abbiamo fatto con i compagni di Cipro, del LikeioLynopetras di Limassol, erano state preparate in precedenza, per cui sapevamo più o meno di cosa si trattava, tuttavia l’ostacolo della lingua e il fatto di trovarci in un ambiente diverso, hanno reso il tutto più vero e coinvolgente.
Una delle attività che è piaciuta a tutti è stata l’Interview, fatta a coppie. Ci ha dato modo di parlare apertamente di noi stessi e delle nostre abitudini senza filtri e paure e , come dice Lorenzo: “ci ha aiutato ad ascoltare un’altra persona, perché quando la lingua non è la tua, stai più concentrato. Soprattutto è stato molto coinvolgente quando ognuno doveva presentare il proprio compagno davanti al resto del gruppo composto da circa 30 persone: ”Sentirsi presentati ti fa scoprire aspetti di te che non avevi considerato o che avevi sottovalutato, ma al tempo stesso condividi sensazioni ed esperienze che ti rendono molto simile agli altri”. Secondo Vittoria, una delle attività più riuscite è stata il me too che consiste nel cercare delle caratteristiche personali che ti distinguono in modo unico dal resto del gruppo: ”È molto divertente scoprire lati di noi stessi identici a quelli dei ciprioti, nonostante la diversità di cultura, di abitudini e al tempo stesso trovare gusti e scelte in cui si è proprio diversi”.
Gaia invece è rimasta molto colpita dall’attività dell’ultimo giorno, all’aperto nei vari angoli del cortili della scuola, in cui si sono approfondite leggende, storie e la mitologia dell‘isola di Cipro.
Nonostante questa esperienza sia stata breve, ha migliorato in tutti le capacità di parlare in lingua inglese davanti al pubblico. Molti hanno vinto la paura di fare conversazione, perché i ciprioti erano più o meno al nostro livello.
Prima di partire, durante le attività fatte a scuola a Genova, non si riusciva a fare un discorso senza intoppi, a Cipro invece si è riusciti tutti a migliorare proprio la capacità di parlare in pubblico senza fermarsi. Il fatto di stare sempre con i ciprioti, ci obbligava a conversare in inglese senza preoccuparci né della pronuncia né di riuscire a trovare il termine perfetto anzi, come sottolinea Cristina, il poter parlare liberamente, liberi da argomenti prestabiliti, ci ha permesso di imparare modi di dire ed espressioni della lingua dei ragazzi, quelle che a scuola non si usano.
Questo viaggio, come dice Gabriele, non è stato soltanto un’opportunità per migliorare le competenze linguistiche ma “può essere definito come un’esperienza di amicizia e condivisione. Ho trovato un’intesa perfetta sia con i ragazzi italiani che con quelli ciprioti nonostante tutte le nostre diversità. Ho riso molto, ho vissuto momenti indimenticabili, ho instaurato nuove amicizie, mi sono sentito parte di qualcosa .Questo viaggio è stato per me di grande aiuto sia a livello interiore che interpersonale, avrei però sperato di poter restare più a lungo”.
Leonardo consiglierebbe questa attività a un amico per vari motivi: ”prima di tutto perché così migliori le competenze in inglese e poi ci si diverte e si fanno molte amicizie, anche io, che sono abbastanza introverso, ne ho fatte molte; sia con i ciprioti che con gli italiani”.
Arianna sostiene che bisogna proporre agli gli studenti della scuola altre esperienze simili a questa dell’Erasmus perché è un’occasione per migliorare la lingua inglese ma anche un’esperienza di vita in cui si diventa più autonomi, si conoscono nuove persone, lingue nuove, cibi nuovi, posti nuovi e tante altre cose e alla fine ti porti a casa tanti ricordi che saranno difficili da dimenticare.
Vittoria Lini, Leonardo Dughera e Cristina Statie 2B
Gabriele Galletti 3C
Gaia Nicotra 4A2
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