Il governo Meloni e il reddito di cittadinanza

 


Il governo Meloni ha deciso che a partire dal 2024 il reddito di cittadinanza come lo conosciamo oggi non esisterΓ  piΓΉ, e giΓ  dal prossimo anno ci saranno delle modifiche sostanziali. 
Ancora non ci sono indicazioni chiare sulla riforma che sostituirΓ  il reddito di cittadinanza a partire dal primo gennaio 2024, ma iniziamo a vedere giΓ  cosa cambierΓ  dal prossimo gennaio del 2023.
Le persone tra i 18 e i 59 anni abili al lavoro (ma che non abbiano nel nucleo familiare disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni di etΓ ) continueranno a percepire per un massimo di otto mesi il contributo del Governo. Si tratta di un grande cambiamento, considerando che al momento il reddito di cittadinanza Γ¨ previsto per diciotto mensilitΓ  con possibilitΓ  di rinnovo.
Inoltre, chi vorrΓ  continuare a percepire il reddito per gli otto mesi previsti dovrΓ  obbligatoriamente partecipare ad un corso di formazione o di riqualificazione professionale della durata di almeno sei mesi, pena la sospensione del sussidio. Lo stesso discorso vale anche per coloro che, pur seguendo un corso, rifiuteranno anche una sola offerta di lavoro considerata "congrua".
Per chi viene invece considerato "inoccupabile", ad esempio le persone con disabilitΓ , al momento non ci saranno variazioni nella percezione del sussidio.
Il governo Meloni, dunque, in questo lasso di tempo procederΓ  alla cancellazione del reddito di cittadinanza del governo Conte e a una revisione degli strumenti di sostegno al reddito.
Invece di prendere misure cosΓ¬ drastiche il governo dovrebbe pensare a fare dei semplici ma rigorosi controlli dato che ci sono molte persone che ne hanno davvero bisogno e le truffe risultano essere, secondo i dati del Sole24Ore, dall'1,6 all'1,8%. Si potrebbero studiare dei modi per aiutare i bisognosi a trovare un lavoro stabile, senza obbligarli ad accettarne uno che paga 700€ al mese. 

Camilla Vaccarezza

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