La crisi del gas: perchΓ© l’Italia punta ai rigassificatori?

 


Il presente articolo Γ¨ stato elaborato agli inizi dell’attuale conflitto russo-ucraino, ragion per cui alcune di queste considerazioni sono state superate dagli eventi. La domanda che mi ero posto si centrava sulle ragioni della scelta strategica italiana legata ai rigassificatori come soluzione alternativa all’importazione del gas russo. Procediamo per punti.

Che cos'Γ¨ un rigassificatore?
E' un impianto che permette di riportare un fluido che normalmente in natura si presenta sotto forma di gas, dallo stato fisico liquido a quello aeriforme. L'impianto non Γ¨ da confondersi invece con il gassificatore, che ha tutt'altre funzioni. I piΓΉ noti impianti di questo tipo sono i rigassificatori GNL, utilizzati nel ciclo di trasporto del gas naturale. Normalmente la liquefazione di un gas viene condotta per agevolarne il trasporto in serbatoi, riducendone il volume. Tale sistema viene in particolare adottato in occasione del trasporto marittimo di gas industriali come metano, GNL, etilene, GPL, ammoniaca ed altri derivati del petrolio. Il trasporto avviene in condizioni criogeniche o di debole pressurizzazione. La rigassificazione viene realizzata negli impianti di destinazione attraverso l'innalzamento della temperatura e l'espansione del gas in impianti la cui complessitΓ  dipende dalle condizioni di temperatura raggiunte per ottenere la fase liquida.

Perchè la guerra russo-ucraina ci costringerà a comprare nuovi rigassificatori?
Per l’Europa la strada piΓΉ veloce Γ¨ quella di incrementare l’afflusso di gas liquefatto (Lng) trasportato via nave ai terminali di rigassificazione europei. Il principale fornitore dell’Europa nel 2020 Γ¨ stato il Qatar, con circa 30 miliardi di metri cubi. Poi gli Stati Uniti (25,6), la Nigeria (14,6) e l’Algeria (13,9). Nelle ultime settimane diverse missioni diplomatiche occidentali si sono rivolte allo sceicco al Thani ma la risposta Γ¨ stata inequivocabile: il gas Γ¨ giΓ  legato a contratti di vendita di lungo periodo con compratori per la maggioranza asiatici (Cina e Giappone) e solo un 10-15% aggiuntivo potrebbe essere disponibile per l’Europa. Potrebbero quindi i soli Stati Uniti, che da tempo hanno fra gli obiettivi strategici quello di limitare la dipendenza europea dal gas russo, spingere piΓΉ navi metaniere verso i mercati europei? Nei primi dieci mesi 2021 dagli Usa sono arrivati circa 20 miliardi di metri cubi di gas, ma solo perchΓ© nelle ultime settimane i valori europei erano piΓΉ convenienti. Per il gas liquefatto Usa, insomma, si tratta anche di una questione di prezzo. C’Γ¨ perΓ² un ostacolo: non sapremmo dove ricevere tutto questo gas per carenza di infrastrutture. Secondo le rilevazioni fatte a gennaio dal Gis (Geopolitical Intelligence Services) la capacitΓ  di rigassificazione continentale era giΓ  al 75%. L’Europa centrale e orientale ha una struttura di trasporto insufficiente. La Germania non possiede alcun rigassificatore. Solo la Spagna ha fatto investimenti corposi e ne ha sei, ma la sua interconnessione con la Francia consente solo il passaggio di 8 miliardi di metri cubi. L’Italia ne ha tre: Cavarzere, Panigaglia e Livorno.

Quanto costerΓ  all'Italia il gas liquefatto?
Al momento, la Ue importa dalla Russia circa 150 miliardi di metri cubi di gas all'anno, pari al 42 per cento del fabbisogno complessivo (per l'Italia sono stati 28 miliardi nel 2021, pari al 38% della domanda). Da parte loro, gli Stati Uniti su un mercato complessivo pari a 860 miliardi di metri cubi, ne esportano all'estero solo 100 miliardi. Di questi solo il 35%, l'anno scorso, Γ¨ arrivato in Europa, mentre per il 45% ha preso la rotta dell'Asia. Come si puΓ² intuire, gli Stati Uniti dovrebbero aumentare da un lato la quota di produzione di gas e dall'altro ampliare la dotazione di infrastrutture. l'accordo proposto dagli Europei tratta anche di quest'ultimo aspetto.

Quindi ricapitoliamo, la guerra russo ucraina ha messo in evidenza, tra le molte cose, almeno due concetti basilari: la furia assassina dell'ormai criminale di guerra Vladimir Putin non si ferma esattamente come l'aumento dei costi del petrolio e dei gas. Per sopperire alla possibile mancanza di gas russo, l'Italia potrebbe puntare sui rigassificatori. RiuscirΓ  il nostro paese a cambiare velocemente la propria politica energetica?

Simone Lanzino


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