Scrivere per non morire. Hemingway e le poesie sulla guerra

 
Il giovane Hemingway ferito in guerra

Nella seconda parte del nostro laboratorio di Storia, ‘Scrivere per non morire’, la nostra attenzione Γ¨ stata focalizzata su un autore poco conosciuto come poeta che solitamente nel programma di Letteratura Italiana non viene trattato: Ernest Hemingway, uno scrittore statunitense che nasce nel 1899 e muore nel 1961. 
Viene ricordato come un prosatore che ha stravolto il modo di scrivere. Infatti Hemingway predilige 3 aspetti fondamentali che sono le frasi brevi, il punto fermo e l’utilizzo del dialogo. 
Hemingway come poeta Γ¨ poco conosciuto a causa di una produzione poetica esigua: ha scritto 94 poesie di cui 6 sono inedite, quindi possiamo contare 88 poesie edite. Queste poesie sono state raccolte in un libro intitolato ‘88 poesie’. La cui prima edizione avviene nel 1979. 
La poesia
viene definita da Hemingway come una 'falsa partenza’. Nel 1929 esordisce come prosatore con il suo romanzo ‘Addio alle armi’ dove racconta gli aspetti anti eroici della guerra. 
Il critico Edmund Wilson afferma che l’autore scrive poesie poco importanti ma che la sua prosa Γ¨ di prim’ordine, mentre Vincenzo Mantovani definisce la sua poesia come un hobby che esprime umori e sentimenti passeggeri. La sinteticitΓ  della poesia di guerra di Hemingway Γ¨ dovuta al fatto che scriveva su un taccuino con dei fogli molto piccoli. Altre critiche che possiamo citare sono quella di Ezra Pound, che loda il linguaggio e le immagini della poesia di Hemingway. Gertrude Stein invece Γ¨ colpita dalla spontaneitΓ  dell’autore e addirittura preferisce la sua poesia alla sua prosa. 
Il 1912 Γ¨ un anno  fondamentale in quanto a soli 13 anni Ernest scrive la sua prima poesia in endecasillabi e in rima. Si dedica alla scrittura di poesie fino al 1956. La vita dell’autore coincide perfettamente con 3 grandi fenomeni storici che hanno caratterizzato e influenzato la prima parte del  Novecento: la Prima Guerra Mondiale, la Guerra Civile Spagnola e la Seconda Guerra Mondiale.
All'ingresso degli USA nella Prima Guerra Mondiale nel 1917, Hemingway voleva fare il volontario ma a causa della sua vista insufficiente non ha potuto, viene comunque arruolato come guidatore delle ambulanze della Croce Rossa. Mentre per la Guerra Civile Spagnola fa da giornalista per il Toronto Style. 
Nel corso del laboratorio abbiamo analizzato diverse sue poesie dove evidenzia come cambia il modo di vivere la guerra in base al grado militare che si ha. Una costante fondamentale Γ¨ la morte dei soldati. 
L’autore evidenzia come un soldato in guerra sia solo un piccolo ingranaggio e che nella sua morte non c’Γ¨ nulla di glorioso. Il vero e unico compagno fedele di un soldato Γ¨ il suo fucile. Spezza la retorica del Nazionalismo (concetto che si basa sulla supremazia di una nazione rispetto alle altre) e mette tutti gli eserciti sullo stesso piano, siano essi alleati o "nemici". Una domanda che a questo punto diventa essenziale farsi Γ¨ la seguente: dove Γ¨ che la guerra fa piΓΉ danni? La risposta Γ¨: nella coscienza di chi Γ¨ stato un protagonista attivo di essa (i soldati).
La differenza sostanziale tra i soldati reduci della guerra sta nel capire, riconoscere e fermare la violenza una volta fuori dalla vita di trincea. Alcuni capiranno e abbandoneranno definitivamente la strada della violenza, altri continueranno a seguirla.
Per oggi vi lascio qui. Le vicende sono sicuramente piΓΉ complesse  di come le ho  raccontate, ma non volevo annoiarvi con una lettura troppo lunga e quindi ho cercato di sintetizzare il piΓΉ possibile i concetti fondamentali.


Bruno Poce

Commenti

  1. Bravo Bruno, leggo sempre tuoi articoli e vedo i tuoi progressi e il tuo costante interesse per argomenti vari Continua così Ciao

    RispondiElimina

Posta un commento