La nave ripartirร  - aspettando Sailor 2020/2021

OM Sailor รจ un innovativo progetto per le competenze trasversali e l’orientamento che, per quanto giunto alla sua settima edizione nel 2019, mira a rafforzare attraverso attivitร  informative, orientative, laboratoriali ed esercitazioni tecnico/pratiche per ogni settore, la formazione di 270 studenti di istituti nautici, alberghieri e turistici. 

Tutto inizia a bordo della GNV “LA SUPREMA”, rotta alla volta di Palermo con ritorno a Genova dopo quattro giorni e tre notti. Il progetto prevede l’affiancamento di 22 tutor, di cui 7 appartenenti alle classi quinte del nostro Istituto, a tutti i gruppi di alunni partecipanti che attraverso la metodologia learning by doing, cioรจ imparare facendo, vivono e toccano con mano i mestieri e le professioni del mare con delle, seppur brevi, vere e proprie esperienze lavorative.

Siamo saliti a bordo un sabato sera. Durante la conferenza di presentazione del progetto con il comandante e tutte le autoritร  civili e militari di bordo, la nave ha iniziato lentamente a muoversi, a malapena si percepivano le vibrazioni e le luci della cittร  che sembravano quasi un quadro, si allontanavano sempre piรน. 

Davanti a noi una distesa immensa d’acqua nera come l’abisso, sovrastata dal fascio di luce della Lanterna che ci ha indicato la rotta fino a 25 miglia nautiche dalla costa per poi scomparire nell’oscuritร .

L’indomani mattina, durante il giorno di navigazione nel bel mezzo del Mediterraneo, abbiamo avuto modo di partecipare ai laboratori, a partire da quello per la pianificazione della traversata, il cosiddetto passage planning, utilizzando tutte le documentazioni nautiche necessarie per poter appunto pianificare la traversata, che sono: il Portolano, una pubblicazione annessa alla cartografia nautica che contiene tutte quelle notizie che non possono essere riportate sulle carte nautiche, ovvero la descrizione della costa, pericoli, punti di ancoraggio, porti etc…; Avvisi ai naviganti, una serie di informazioni relative alla navigazione, con lo scopo di aggiornare appunto i naviganti su tutte le notizie, sia temporanee che definitive, emesse dall’Istituto Idrografico della Marina Militare; carte nautiche generali e particolari; Elenco fari e fanali; traduzione di un vero bollettino meteorologico di bordo.
Tra gli altri laboratori vi era quello dedicato al carteggio, dove utilizzando tutti gli strumenti nautici per poter fare l’esercitazione, tra cui squadrette, compasso e documentazione nautica, abbiamo tracciato una rotta di soccorso verso un’imbarcazione in difficoltร . 
Durante il viaggio ci รจ stato permesso di visitare la plancia e far conoscenza con la strumentazione di comando, il primo ufficiale di macchine ci ha poi mostrato il funzionamento delle porte stagne, per poi terminare con la visita nel vero cuore della nave: la sala macchine.
Indimenticabile รจ stata anche l’attivitร  di laboratorio sul ponte di coperta, con l’utilizzo per la prima volta dei sestanti che ci hanno permesso di misurare l’angolo di elevazione di un oggetto celeste, in particolare il sole, sull’orizzonte. Per poi determinare con una buona precisione la propria posizione sulla carta nautica, attraverso dei procedimenti di calcolo e l’utilizzo delle Effemeridi (tabelle che riportano, giorno per giorno, coordinate e orari di sole, pianeti e stelle).
Infine abbiamo avuto un incontro con un ispettore della Capitaneria di Porto di Genova, che ci ha illustrato l’attivitร  ispettiva sulle navi straniere da parte dell’autoritร  Statale atta a garantire che la nave rispetti le norme internazionali e di sicurezza, il cosiddetto Port State Control.

Durante la terza mattinata, ormeggiati nel porto di Palermo, abbiamo partecipato all’esercitazione di abbandono nave. Nello stesso giorno alcuni di noi hanno avuto la possibilitร  di essere affiancati da un membro dell’equipaggio, partecipando attivamente alla vita di bordo.
Ma non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di  visitare la cittร  di Palermo. Oltre alla visita consueta dei siti storici, ci siamo soffermati in particolare  all’Albero in memoria di Giovanni Falcone. Si tratta di un albero che si trova davanti a quella che fu l’abitazione di Falcone. Sul suo tronco ci sono decine e decine di messaggi, dediche, poesie e disegni per commemorare il giudice ucciso dalla mafia il 23 maggio 1992. Dopo aver visitato la cattedrale, abbiamo avuto un paio d’ore libere per poter girare a nostro piacimento per la cittร . Chi si รจ soffermato nei mercatini tradizionali, chi si รจ dedicato alle meraviglie della gastronomia locale: arancini, granite, cassate e cannoli. Dolci e street food che rappresentano la cultura popolare di quella cittร .
ะ€ stata un’esperienza indimenticabile e molto importante dal punto di vista formativo perchรฉ abbiamo appreso nuove conoscenze e ampliato quelle che avevamo trattato a scuola. Lo scopo principale, infatti, era quello di comprendere il vero lavoro che poi dovremo svolgere a bordo, grazie al confronto diretto con il personale e all'aver preso parte alla vita quotidiana di un marittimo.
Scriviamo questo articolo malinconici ma augurandoci di essere nuovamente richiamati come tutor per la prossima e probabile nostra ultima edizione, la quale dovrebbe ufficialmente tenersi in primavera, solo se la situazione lo permetterร . Con la speranza poco prima dell'attracco nel porto di Genova, di tornare ad ammirare il tramonto dall'oblรฒ del salone principale della nave nel viaggio di ritorno, consapevoli di aver vissuto per un ultima volta, un esperienza che non tornerร  nรฉ dimenticheremo mai.

Denisa Bica e Manuel Andreoli






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