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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

La Gazzetta del Nautico: un primo bilancio

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La redazione durante il lockdown Sono giΓ  passati quasi tre anni da quando la prof Martino decise di creare da zero un giornalino della scuola, che di lΓ¬ a poco sarebbe diventato ufficialmente La Gazzetta del Nautico, di fatto accollandosi parecchio lavoro extra per il solo piacere di farlo, di creare un qualcosa che nella nostra scuola mancava.  Noi eravamo una quindicina scarsa reclutati da quattro o cinque classi diverse e non avevamo ben chiaro cosa ne sarebbe venuto fuori. È passato abbastanza tempo da quel giorno di novembre per poter dire che il progetto, tutto sommato, Γ¨ andato a buon fine. Non abbiamo raggiunto chissΓ  quali risultati, in realtΓ  una parte della scuola neanche sa che esistiamo, ma ha comunque funzionato, anche solo per noi che l'abbiamo fatto. Nei primi due anni sono successe parecchie cose: dal premio ricevuto a Cesena agli articoli che sporadicamente e casualmente facevano il botto di visualizzazioni, uscendo dalla nostra piccola bolla, al migliora...

#BlackLivesMatter

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da Minneapolis a Genova, le piazze contro il razzismo Quello che Γ¨ successo negli Stati Uniti nelle ultime settimane sono eventi mai visti, forse solo paragonabili alla rivolta di Los Angeles del 1992, ma le ripercussioni a livello globale sono una novitΓ  assoluta. Il 25 maggio George Floyd (46 anni, padre di una bambina di 6), Γ¨ stato ucciso a sangue freddo da quattro ufficiali della polizia di Minneapolis. Era accusato di aver utilizzato un assegno contraffatto in un supermercato. Quando le forze dell'ordine sono arrivate sul posto, la vittima, apparentemente sotto gli effetti di alcol o droghe, senza fare nessuna resistenza Γ¨ stata caricata in macchina, dove Γ¨ stata presa a pugni e poi strattonata fuori dall'auto sulla carreggiata dove quattro poliziotti l'hanno trattenuta fino al decesso; uno sorvegliava la zona, due gli tenevano le gambe e le braccia ammanettate, mentre il terzo, Derek Chauvin gli si Γ¨ inginocchiato sul collo, impedendogli di respirare. Nel frattem...

Confinati in casa: cronaca semiseria dalla quarantena

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È bello stare in famiglia, le risate, le chiacchiere, gli abbracci, i sorrisi. Quando stiamo tutti insieme siamo contenti e felici perché è da tanto che non ci si vede, magari perché abitiamo tutti lontani, magari perché qualcuno preferisce la solitudine o il confort della propria casa al caldo ambiente familiare. Fatto sta che quando ci riuniamo è sempre festa, forse perché succede solo a Natale o ai compleanni, ma cosa succederebbe se fossimo costretti a restare con i nostri familiari più stretti per un lungo periodo? In cucina piombò un silenzio tombale, la pasta avanzata dal pasto di mezzogiorno aspettava sul piatto mentre noi, che stavamo seduti al tavolo, concentravamo la nostra attenzione verso Mentana che quella sera, come un carceriere, ci chiuse in casa. Infatti, una nuova terribile malattia percosse gli Stati Uniti. Non si sa di preciso quale fosse il focolare ma di certo aveva colpito molte famiglie statunitensi. I sintomi sono terrificanti, solo al pensiero qualunq...