Murubutu, un prof rapper fuori dal coro

Un annetto fa ascoltavo praticamente solo rock e metal. Non mi interessava altro. Men che meno il rap: lo trovavo monotono e ripetitivo.
Intorno a marzo, perΓ², ho dovuto ricredermi almeno parzialmente quando ho scoperto Murubutu: una delle tante perle italiane che, in quanto tali, restano nella penombra.

Murubutu Γ¨ un rapper che di lavoro fa il professore di storia e filosofia, ed Γ¨ difficile che una persona del genere scriva testi banali o basati sulle tre o quattro tematiche trite e ritrite tipiche del rap.
La sua musica Γ¨ infatti caratterizzata da influenze letterarie anche piuttosto colte e argomenti di un certo spessore, che perΓ² non risultano mai troppo pesanti grazie alla delicatezza e alla poesia con cui vengono trattati.

Ogni album di Murubutu contiene diversi capolavori, ma a mio avviso l'ultimo ha sfiorato la perfezione da tutti i punti di vista: metriche, flow, basi e soprattutto profonditΓ  dei testi.
"L'uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti" Γ¨ un concept album ovvero una raccolta in cui tutte le tracce sono legate da un concetto di fondo: il vento.
PiΓΉ che come un agente atmosferico, il vento viene visto come un concetto astratto, come un qualcosa in grado di portare storie, emozioni ed ispirazioni da posti lontani e di rappresentare diversi aspetti della natura umana. La prima traccia, "Anemos", introduce questo concetto con "in ogni brezza dorme la poesia" e definisce il vento come "il miglior cantautore senza note o parole // nella notte fra i dolmen cantastorie ad honorem".
Come molti dei suoi lavori, l'album Γ¨ composto principalmente da canzoni che raccontano una storia attraverso la quale viene trattato un argomento, e si puΓ² quindi definirle come un'antologia in cui ogni canzone Γ¨ una storia che descrive un aspetto del vento e che viene trasportata in esso.
Tra gli argomenti trattati nelle canzoni/storie ci sono: l'alfabetizzazione dell'america latina, l'innato bisogno di viaggiare dell'uomo, che oggi spesso si trova immobilizzato nelle cittΓ , l'halzeimer, la paura irrazionale dell'ignoto, il dramma del secondo dopoguerra in Italia e il peso che le tradizioni possono rappresentare per le nuove generazioni. Ognuno di questi temi, nonostante la complessitΓ , viene espresso da storie semplici ma molto toccanti e trattato con una poeticitΓ  e una profonditΓ  tali da commuovere chiunque in almeno un paio di canzoni.
Per ascoltare l'album clicca qui

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