La storia di Neymar

 

All’anagrafe Neymar da Silva Santos Júnior, nato il 5 febbraio 1992 a Mogi das Cruzes, una città situata nello stato di San Paolo, in Brasile, è uno dei calciatori più talentuosi e famosi al mondo. Cresciuto in un contesto tutt’altro che semplice, fin da giovane ha mostrato un talento straordinario per il calcio e a soli 11 anni fu acquistato dal Santos, una delle squadre più importanti e titolate del Brasile, dove si erano formati calcisticamente diversi giocatori del calibro di Pelè.

Neymar, prima di essere acquistato dal Santos, era un giocatore di Futsal, una variante del calcio, e ciò gli ha consentito di sviluppare delle grandi abilità tecniche come il controllo palla e la capacità di giocare nello stretto, tecniche che si è portato con sé nella sua carriera e che sicuramente lo hanno reso uno dei calciatori migliori al mondo 

Dopo la trafila nelle giovanili fece il suo debutto con la prima squadra a soli diciassette contro il Mogi Mirim dove trovò pure il suo primo gol tra i professionisti.

Nel 2010, a soli 18 anni, Neymar debuttò con la nazionale brasiliana nella quale la sua presenza divenne rapidamente indispensabile.

Dopo essere diventato il trascinatore del Santos e dopo anni che era nel mirino delle grandi squadre europee, nel 2013 si trasferì al Barcellona di Messi. Neymar, dopo la prima stagione di ambientamento, trovò continuità formando uno dei tridenti più forti della storia del calcio: la MSN composta da Messi, Suarez e appunto Neymar. Il Barcellona era pronto a dominare in Europa e così fece, vincendo la Champions League, il trofeo internazionale più importante al mondo, la Liga, ovvero il campionato spagnolo, e la Coppa del re, un'altra competizione in cui si sfidano molte squadre spagnole.

Nel 2017 il Paris Saint-Germain pagò la clausola  di Neymar versando nelle casse del club spagnolo 222 milioni di euro. Questo trasferimento non solo fece rimanere stranite molte persone ma causò una vera e propria inflazione nel mondo del calcio. Adesso Neymar poteva essere al centro del progetto e dimostrare al mondo di essere il migliore.

L’obiettivo era vincere la Champions League: dopo vari tentativi sembrava essere arrivato il momento. Correva la stagione 2019/20 e un PSG trascinato da Neymar arrivò in finale ma si schiantò contro il Bayern Monaco.

Nel rapporto con la nazione brasiliana nella sua era Neymar è sempre stato il punto di riferimento e l'unico trascinatore, come avvenuto nel mondiale 2014 in Brasile in cui la squadra di casa sembrava potesse ritornare a vincere dopo 12 anni. Tuttavia in quell'occasione Neymar si infortunò gravemente dopo un intervento scomposto di Zuniga e ciò non gli permise di finire il mondiale e rischiò di non poter più camminare. Il Brasile alla fine, senza il suo giocatore cardine, fu umiliato dalla Germania nel famoso 7-1 che comportò l’eliminazione dal mondiale.

Finita l’esperienza a Parigi, Neymar seguì l'onda di Ronaldo e si trasferì negli Emirati Arabi all’Al-Hilal dove rimase per 2 anni senza lasciare il segno per colpa dei molteplici infortuni.

Nel gennaio del 2025 tornò al Santos dopo 12 anni e sembrava aver ritrovato la forma ma, dopo qualche mese, possiamo dire che ancora non ha trovato la quadra, anche a causa dei soliti infortuni.

Mirko Ferrari