Italia e Francia, sempre piΓΉ vicine


"Fuga di cervelli". Sono sicuro che chiunque abbia sentito in vita sua almeno una volta questa espressione. "Fenomeno di emigrazione di massa di personale ad alta qualificazione verso Paesi in cui vigono migliori condizioni di lavoro e maggiori remunerazioni": Γ¨ cosΓ¬ che l'Enciclopedia Treccani definisce questo fenomeno. MartedΓ¬ e MercoledΓ¬ 13 e 14 maggio un gruppo di studenti e studentesse del nostro istituto ha partecipato a uno scambio con diversi ragazzi del CollΓ¨ge Nina Simone di Aix en Provence con lo scopo di parlare proprio di questo argomento. Fuga di cervelli, evasione o movimento?

MartedΓ¬ mattina nella sala del Consiglio Metropolitano di Genova si Γ¨ tenuto un incontro tra le due scuole, moderato dalla consigliera comunale e dalla Dirigente dell'Istruzione della cittΓ , un incontro che ha unito ancora di piΓΉ due territori, due culture e due grandi storie per riflettere insieme su un tema di grande attualitΓ : le migrazioni. In passato diversi studenti genovesi sono andati a visitare il Site-mΓ©morial du Champ des Milles. In questi giorni sono stati gli studenti francesi di Aix en Provence a scoprire Genova: i musei, la storia. Con i coetanei genovesi hanno approfondito questo grande tema delle migrazioni che un secolo fa investivano Genova come cittΓ  di partenza per l'America e che oggi Γ¨ tematica attuale non solo per la nostra cittΓ , non solo per la nostra nazione. Subito dopo il primo incontro fra gli studenti, le scuole si sono spostate al MEI, il Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, e al Galata, Museo del Mare di Genova, dove i ragazzi hanno avuto l'opportuna di conoscere e confrontare le storie, i percorsi, le motivazioni delle migrazioni di ieri e di oggi. Spesso non ci si accorge che parlare di migrazione non Γ¨ solo politica o cronaca: Γ¨ anche capire le emozioni, la fatica e la speranza delle persone. Bisogna capire che ricordare la storia serve per costruire un futuro piΓΉ giusto. E il progetto "Dalle Memorie alla Conoscenza" organizzato dalla cittΓ  di Genova con lo scambio culturale di queste due scuole ci insegna che dietro ogni migrazione c’Γ¨ una persona, una storia, l'aspettativa di costruire un domani migliore. Non si tratta solo di numeri o notizie, ma di vite reali. Conoscere le esperienze dei migranti di oggi e di ieri, ci permette di avere piΓΉ consapevolezza di quel che potrebbe essere una societΓ  inclusiva, dove le migrazioni sono accolte come arricchimento, come occasione di confronto, e non come un problema. In fondo ogni volta che vediamo qualcuno arrivare in un paese in cerca di una nuova vita, o partire dal proprio, dovrebbe essere normale non giudicare e comprendere. La memoria ci ricorda che le migrazioni fanno parte della storia di tutti, anche dell’Italia. Ricordiamoci sempre che riflettere su questo ci rende piΓΉ consapevoli e piΓΉ umani.
L’incontro tra studenti di due paesi diversi ha mostrato quanto sia importante dialogare, ascoltare, rispettare ma soprattutto conoscere le culture altrui. Non Γ¨ solo un’esperienza scolastica, ma una lezione di vita che ci invita a costruire un futuro piΓΉ giusto e inclusivo.






Luca Beri

Commenti