Intervista ad Andrea Macario, referente di Libera

 


Il giorno primo marzo, mese in cui si celebra la Giornata del ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ho avuto il piacere di intervistare Andrea Macario, referente di “Libera associazione nomi e numeri contro le mafie” Genova. 
Libera Genova Γ¨ un’associazione molto conosciuta a livello territoriale e nazionale per il continuo impegno nella lotta contro la criminalitΓ  organizzata e le associazioni a delinquere. 
Andrea mi ha accompagnato a conoscere il grande  mondo di Libera che Γ¨, come spiega: “...un'associazione di secondo livello, ovvero tra i membri che la compongono ha anche altre associazioni. Questo perchΓ© crediamo che una rete tra i soggetti della societΓ  civile sia la soluzione abbastanza forte da permettere un vero impatto sul contrasto alla criminalitΓ  organizzata. A livello territoriale siamo divisi in 4 coordinamenti provinciali. Ogni coordinamento ha vari presΓ¬di territoriali specifici. Nella provincia di Genova ad oggi ci sono 3 presΓ¬di territoriali, intitolati a tre vittime di Mafia: Francesca Morvillo, Scaglione Lo Russo e Nicholas Green”.

Andrea Macario ha scoperto Libera Genova nel 2012 grazie ad alcuni amici che erano entrati a farne parte, andando ad una riunione per curiositΓ . Lui aveva fatto attivitΓ  di volontariato in altre associazioni e stava cercando una realtΓ  che avesse un maggior impatto sul territorio.
Le domande che gli ho rivolto riguardavano principalmente le mafie sul territorio genovese, la loro organizzazione e diffusione. Mi ha stupito sapere che: esse sono “[...] estremamente diffuse da piΓΉ di 60 anni. Ve ne sono molte tracce e, da una decina di anni, vi sono anche le controprove giudiziarie. Ci sono stati tre grandi processi terminati che hanno dato base giuridica a questa affermazione”.

Nel sottolineare i punti di forza e quelli di debolezza di queste associazioni a delinquere, quello su cui contano e il modo in cui perdono, il referente Libera Genova si Γ¨ espresso cosΓ¬: “Il loro punto di forza e di debolezza maggiore, contemporaneamente, Γ¨ il fatto che vivono negli spazi abbandonati dallo Stato. Loro sono forti quando lo Stato lascia le persone a doversela cavare da sole. Non hai soldi? Se lo Stato non te li da ci pensa la mafia, questo per semplificare. Quindi la presenza di uno Stato forte li indebolisce automaticamente. Un altro loro punto di forza Γ¨ la velocitΓ  con la quale si adattano al contesto. Da anni le mafie sono giΓ  al lavoro su monete virtuali e traffici online, quando ancora l’antimafia fa fatica a capire questi mondi”. 

Siccome Andrea Γ¨ una persona con molta esperienza in questo campo, ho chiesto quale metodo sarebbe il migliore per ostacolare le mafie,  ha risposto: ”Da una parte (lo Stato) deve intensificare un’attivitΓ  di indagine e contrasto. Dall’altro potrebbe fare molto di piΓΉ modellando strumenti legislativi per dare strumenti alla societΓ  per contrastare questi fenomeni. occorre tenere presente in tutti i settori che se si toccano alcune cose si puΓ² favorire la criminalitΓ , anche se magari non Γ¨ l’obiettivo”. Ad esempio, alzando il tetto del contante e rendendo piΓΉ difficile pagare con la carta di credito o con il bancomat, si facilita il traffico di denaro sporco; permettendo l’apertura di sale per il gioco d’azzardo, si favoriscono le mafie. 

Infine, per concludere l’intervista, Andrea Macario mi ha riferito che la persona a cui si Γ¨ ispirato di piΓΉ negli anni Γ¨ stato  Mauro Rostagno, giornalista e sociologo, ucciso per il coraggio di denunciare e mettere in ridicolo Cosa Nostra. Il motivo per il quale si Γ¨ appassionato nel partecipare a un’attivitΓ  dal grande valore civile lo racconta attraverso queste parole: “Credo sia un sentimento innato in me, sentire la necessitΓ  di mettersi al servizio di una idea di societΓ  piΓΉ giusta. Cercare di fermare la prevaricazione e mettere a disposizione di questa idea le mie competenze e la mia passione. Sinceramente non mi sono mai chiesto perchΓ© lo faccio. Era da fare, potevo permettermi di farlo, e quindi si Γ¨ fatto”.

Luciano Guido

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