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L'era dei transatlantici

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Prima di addentrarci nella loro storia, dobbiamo capire cos'è un transatlantico, e come differisce da un'odierna nave da crociera. Partiamo dal primo punto: lo scopo. I transatlantici possono essere riassunti con il concetto di enormi "bus marini", sono infatti costruiti per un concetto molto semplice: portare delle persone da un punto A ad un punto B il più velocemente ed efficientemente possibile. Rispetto alle navi da crociera i transatlantici sono più veloci, resistenti e spesso più lussuosi, seppur offrendo generalmente meno svago e attività ricreazionali. L'era dei transatlantici sorge all'inizio del diciannovesimo secolo, già nel 1783 l'ingegnere francese Claude-Francois Jouffroy d'Abbans costruì il primo noto battello a vapore, battezzato "pyroscaphe". Nel 1819 la SS Savannah fu la prima nave a vapore ad attraversare l'Atlantico (anche se usò la vela per gran parte del viaggio). Il pubblico non si fidava ancora pienamente dei moto...

Addio, SS United States

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Si avvicina la fine del noto transatlantico, che dal 1996 si trovava ormeggiato al Pier 82 a Philadelphia, e attualmente in disarmo a Mobile, Florida, per prepararsi ad essere affondato e trasformato nella barriera corallina artificiale piΓΉ grande al mondo. La United States, come la sua gemella l'SS America, furono costruite all'inizio degli anni 50' nei cantieri navali di Newport News. La compagnia armatrice, la United States Line, prese ispirazione da transatlantici come la Queen Mary, la Queen Elizabeth e la Normandie, finanziate dai rispettivi governi, infatti  anche lo United States  fu finanziato dalla marina militare statunitense con l'idea poter essere trasformato facilmente per essere adibito al trasporto delle truppe, era cosΓ¬ in grado di portarne fino a 15.000. Il progettista, William Francis Gibbs era ossessionato dalla sicurezza e dall'efficienza delle navi; una delle sue precedenti navi, la SS Malolo fu speronata a mezzanave dalla portarinfuse SS Jacob...

L'affondamento della Explorer. Un iceberg, di nuovo

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Quando si parla di iceberg si pensa spesso al passato, come al celebre affondamento del Titanic il 14 aprile 1912, o a quando l'Endurance fu stritolata dai ghiacci nel mare di Weddell, il 21 novembre 1915. Pochi infatti sanno che il ghiaccio è un pericolo ancora oggi e anche se le tecnologie contemporanee come il radar e dettagliate procedure da seguire stipulate dalle convenzioni internazionali come la SOLAS riducono enormemente il pericolo di questi enormi blocchi di ghiaccio galleggianti, ancora oggi le navi che attraversano le rotte polari sono soggette a un pericolo reale. Ne è esempio il naufragio della Explorer, una nave da crociera che il 23 novembre 2007 si capovolse dopo aver urtato un'enorme lastra di ghiaccio, che riuscì a penetrare lo scafo rinforzato della nave progettato proprio per resistere a questo pericolo. Ma allora perché la Explorer non ha resistito ed è naufragata? Per capirlo, dobbiamo fare qualche passo indietro. La costruzione dell'Explorer iniziò ...